L’Autunno sull’Appennino bolognese

L’equinozio di Autunno ha da poco sancito la fine dell’estate e l’inizio della stagione più attesa sulle nostre montagne.

Con questa piccola guida vogliamo proporvi alcuni dei luoghi più interessanti da scoprire nella stagione delle foglie rosse! Da alcuni dei piccoli borghi delle vallate dell’Alto Reno, fino ai bellissimi boschi che circondano il nostro Appennino bolognese.

 

Alta Valle del Reno – borghi di Granaglione

La valle del Reno propone alcuni dei luoghi più suggestivi del territorio bolognese. A pochi passi dal confine con la vicina Toscana infatti, troviamo borghi in pietra di straordinaria bellezza, come Poggio dei Boschi, Casa Forlai, il Nibbio, Casa Roversi, Casa Calistri e Casa Strelli solo per citarne alcuni. I boschi circostanti sono degli splendidi esempi di foreste appenniniche, caratterizzati da incantevoli selve castanili e imponenti boschi di faggio che durante l’autunno colorano il territorio con tonalità che infuocano letteralmente il paesaggio montano circostante.

Se guardate bene, può capitare di trovare curiose incisioni sulle architravi e sulle pietre di alcune abitazioni. In molte di esse ritroviamo infatti gli antichi simboli delle famiglie, così come disegni religiosi e date di fondazione degli edifici, scolpiti sulle pareti. In altre invece possiamo ritrovare alcuni simboli riconducibili ai maestri comacini, che tra il XV e il XVII secolo lasciarono su molte case della Valle del Randaragna soprattutto numerose tracce del loro operato.

 

Monte Cavallo

Altura a più di 1000 metri di quota, si trova sopra l’area del torrente Randaragna, tra la Valle del Reno e quella del piccolo torrente Barricello.

Le sue pendici, completamente boscate, sono coperte da cedui di faggio e da impianti di conifere e poco sotto la cima troviamo il rifugio di Monte Cavallo, gestito da personale che offre servizio di ristorazione e pernottamento.

Dal 1923 era un Consorzio di Forestazione e Rimboschimento durato fino agli anni ’60/’70 circa, in cui il lavoro consisteva nell’allentamento dell’erosione del terreno, la produzione di legname e il rimboschimento dei versanti.

Il rifugio è stato anche sede del comando della formazione partigiana Brigata “Matteotti Montagna” durante la Seconda Guerra Mondiale, la quale contribuì in maniera decisiva alla liberazione della montagna bolognese dal giogo nazi-fascista.

 

Passo Tre Croci

A pochi passi dal rifugio di Monte Cavallo, il passo Tre Croci è senza dubbio uno degli angoli più suggestivi del territorio per via del panorama aperto che lascia ampio spazio alla vista, dal vicino monte Cavallo fino a rilievi di Monte Cocomero e dell’Orsigna. Il passo montano è punto di incontro di bellissime strade forestali che salgono dai paesi più in basso di Castelluccio, il Poggio e da Casa Forlai.

Le tre croci sono il ricordo di una notte sventurata del Settecento in cui tre donne di Case Trogoni si incamminarono per andare a Porretta Terme passando per la strada di Castelluccio. Giunte a Monte Cavallo furono sorprese da una bufera di neve fuori stagione nel mese di giugno. Morirono assiderate dalla furia della tempesta e la loro memoria fu ricordata con queste tre croci che dopo secoli ancora sfidano gli eventi naturali.

 

Monte di Granaglione Croce del Cigno

Sopra il paese di Granaglione, l’altura del monte più alto che battezza la località domina dall’alto il paesaggio.

Dalla sua sommità si può ammirare un paesaggio meraviglioso di montagne che scorrono come un mare di onde verso i confini toscani.

 

Valle del Randaragna

Situata in fondo alla Valle del Reno, prende il nome dall’omonimo torrente che dall’alto delle montagne porta le sue acque nel fiume principale di fondovalle.

La valle del Randaragna è una delle aree meno note e più suggestive del territorio. I suoi boschi sono un racconto a cielo aperto della cultura montanara appenninica: dai castagneti fino ai boschi cedui di faggio e querce, spingendoci man man che saliamo più su, fino ai rimboschimenti di abete e pino.