Biagioni Montecavallo

© foto Emilio Gadaleta

DESCRIZIONE


  • Tempi di percorrenza : 5 ore 45 minuti
  • 
Difficoltà : Escursionistico
  • Dislivello : 1300 metri

Dalla stazione ferroviaria di Biagioni si sale sulla provinciale dove inizia il sentiero da quattro scalini, vicino alla pro-loco, si incontrano i resti di Case Buffe, si continua fino a Casa Banditelli, abbandonata da anni.

Seguendo sempre il sentiero C.A.I. 153, che in questo tratto segue una strada forestale, si può ammirare lo splendido panorama della intera valle del Randaragna.

Giunti a Trogoni, abitata solo nei periodi estivi, si scende dalla antica Mulattiera di Granaglione, incontrando castagni secolari. Case Roversi mostra un vecchio ponte su uno dei tanti rami del Rio e il mulino di Marco oramai in disuso.

Da Casa Roversi si inizia a risalire il lato sinistro della valle del Randaragna, verso  Casa Calistri.

Casa Calistri c’è la chiesa di San Pellegrino da cui si gode di un bel panorama sulla valle. Dirigendosi verso il cimitero si incontra il ponte sul Rio Muraglio, superato il quale si arriva a Nibbio. Qui vale la pena gironzolare per vedere alcune pietre scolpite sulle facciate delle case.

Attraversando la strada asfaltata, che porta a Montecavallo si riprende il sentiero e si arriva a Poggio dei Boschi e al piccolo oratorio di San Michele Arcangelo. Proseguendo si incontra Casa Burchio, passando da Casa Giobbe.

A Casa Burchio si può proseguire con il sentiero C.A.I. 153 sull’asfalto fino al Rifugio Montecavallo, passando dalle tre Croci, bel panorama della intera valle ed in giorni limpidi fino a Pistoia e Monte Gennaio. In alternativa prendere innesto variante C.A.I. 153A, che consente di evitare 3 km su asfalto: il sentiero si inerpica tagliando i quattro tornanti della strada asfaltata e permette di vedere tre casoni, lungo il percorso, con presenza di ricovero animali e pozzo, cosa inconsueta. Si giunge al Rifugio di Monte Cavallo dal lato opposto rispetto al sentiero C.A.I.153.


CONSIGLI UTILI

Come tutti i sentieri del territorio di Granaglione è consigliabile munirsi di scarponi, pantaloni lunghi, giacca per il vento.

Per la tua sicurezza utilizza l’app GeoResQ : il servizio è gestito dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) e promosso dal Club Alpino Italiano (CAI).