L’ ACQUA E L’ IDENTITÀ DI UN TERRITORIO
di Loretto Rafanelli
Quando mi fu chiesto di immaginare qualche evento di carattere culturale che potesse dare un certo riscontro positivo per il territorio, pensai che era bene evitare la genericità di certe manifestazioni che ormai accompagnano le recenti estati italiane. In particolare, per intenderci, il pensiero andava ai molteplici festival, quantunque alcuni abbiano avuto, e hanno, grandi meriti nella promozione culturale, per esempio il Festival della letteratura di Mantova o il Festival della mente di Sarzana o il Festival della filosofia di Modena. Ma raramente queste manifestazioni hanno avuto a che fare con le peculiarità del proprio territorio. Era invece necessario proporre una manifestazione che, oltre che attirare l’attenzione generale, permettesse di valorizzare ed esaltare alcune tipicità della nostra zona. Allora, da qui partendo, divenne facile pensare all’acqua. Cioè l’elemento che identifica completamente i luoghi dell’Alto Reno. Ciò per la ricchezza delle fonti e dei corsi grandi e piccoli qui esistenti, per le attività e le strutture che storicamente sono state realizzate proprio per la presenza dei fiumi (mulini, fonderie, ecc), per i laghi e gli invasi che sono stati costruiti, per la neve con le attività sciistiche, per le acque termali che hanno fatto, sin dall’antichità, di Porretta una località famosa, ricordata da scrittori (Machiavelli) e scienziati (Marconi).
L’acqua quindi è il più forte elemento identitario del nostro territorio, ed è stata la fonte di vita e di sostentamento più preziosa per la vallata. Creare un evento attorno al tema all’acqua si è presentato come una necessità, come un percorso straordinario attraverso l’esistenza delle genti di questi luoghi.
Ma l’idea dell’acqua è ovviamente l’idea di qualcosa che travalica i confini territoriali. È il bene che ci permette di parlare del mondo e del timore esistente per una risorsa che diviene sempre più difficile da trovare, da conservare e da distribuire con equità.
Sappiamo dei mille problemi legati all’elemento acqua, con milioni di persone che ogni giorno percorrono strade quasi impossibili per avere un briciolo di questa ricchezza.
Sappiamo che l’acqua investe la questione dei diritti e della democrazia, perché l’accesso a questa risorsa definisce la possibilità per un popolo di vivere e di guardare al futuro. Sappiamo che questi sono temi fondamentali che hanno a che fare anche con gli equilibri mondiali, non a caso le strategie delle grandi potenze mirano a tale risorsa, ormai accostata per la sua valenza socio-economica al petrolio.
Esistono poi le questioni relative all’inadeguatezza del nostro sistema idrico nazionale, problemi tecnici ma pure problemi di accesso e di utilizzo delle fonti, e del discorrere dell’acqua come bene comune, che portò anche ad un referendum, nel 2011, e pose la problematica, come grande questione sociale e ambientale per il paese.
Temi cruciali che è importante affrontare, perché la riflessione sul tema è ancora carente, ritenendo i più l’acqua una risorsa inesauribile, quasi scontata. Di questo si parlerà anche nelle scuole della zona, un coinvolgimento indispensabile se si vuole che le giovani generazioni siano avvertite e sensibilizzate e proiettate nel futuro.
Il Festival Nazionale dell’Acqua, titolo impegnativo, ma espressione della volontà di dare luogo a una manifestazione che abbia un respiro ampio e da continuare nel tempo, ha come sottotitolo La meraviglia dell’acqua tra ambiente, economia, storia, arte e spettacolo, questo perché l’acqua non rimanda solo ad un aspetto tecnico-scientifico, ma nella sua vitalità e nella sua dimensione eterna, come dice un noto poeta americano, ci porta a molteplici considerazioni. Ci porta ad annotazioni profonde, a colori infiniti, a mille parole evocative, a storie e ricordi, alle tante attività economiche e sociali che le comunità locali e internazionali, attraverso l’acqua, hanno creato.
Dobbiamo quindi allargare lo scenario e vivere il tema dell’acqua come un concetto globale, universale, con tanti riferimenti e visioni.
Dobbiamo contemplare una sensazione semplice e umile, ma pure di grandezza, in sintonia con ciò che esprime il territorio dell’Alta Valle del Reno, un luogo dalla bellezza infinita tra boschi e vallate, alture e picchi, corsi d’acqua e animali, luoghi d’arte e di svago, un insieme che riporta ad un senso di gioia, a una giovanile freschezza, a uno stupore quasi fanciullesco, e ad una paziente lentezza del tempo.
Si è voluto pensare a un evento che sapesse unire una comunità e i tanti turisti che qui giungono rispetto a una idea che fosse in grado di coniugare attorno al “pensiero” dell’acqua: la serietà scientifica e la creazione artistica, la dimensione morale e la conoscenza storica, le implicazioni ambientali e la riflessione sul futuro, ecc.
LA TERZA EDIZIONE DEL FESTIVAL INTERNAZIONALE DELL’ ACQUA ALTO RENO TERME 14-17 SETTEMBRE 2017
Un Festival che sia anche un grande volano per richiamare molte persone in queste zone a grande vocazione ambientale, non dimentichiamo ad esempio che l’ex Comune di Granaglione ha la più grande zona boschiva dell’Emilia Romagna.
C’è bisogno, come diceva il filosofo Bachelard, di sistemare tutto in un’ampia, seria, fenomenologia, dove l’immaginazione può trasformare l’elemento acqua in sogno, creazione artistica, vita, profondo magico inconscio collettivo.
Per questo abbiamo messo insieme storici e letterati, scienziati e tecnici, poeti e musicisti, artisti e cuochi, politici ed economisti, legislatori e attori, giornalisti e antropologi. Ognuno di loro ci permetterà di costruire un virtuoso, prezioso, spazio scientifico e narrativo. Un racconto indispensabile per la vita e la fantasia degli uomini.
Una speciale sensazione che ci porta a ricordare Giuseppe Ungaretti, alla sua vita dettata dall’esodo, tra lontane terre, e alla sua disperata ricerca di un appagamento interiore, ciò attraverso i suoi fiumi, quei corsi d’acqua che toccano costantemente come un flusso misterioso il suo vivere, e divengono il battito del lacerato cuore.
Un battito che è anche il nostro respiro, che è quel segreto infinito scorrere del fiume Reno, che tanto ha scandito il tempo dell’intera comunità e fa pensare, come disse il romanziere Paolo Volponi, che si può vedere il mondo solo partendo dalla propria piccola patria.
L’obiettivo per la terza edizione è quello di organizzare un Festival che si caratterizzi, ancor più, come la più grande manifestazione nel settore dell’ambiente a livello nazionale, che sappia catalizzare l’interesse di una parte consistente del mondo ambientalistico, anche internazionale, richiamando personaggi di grande valore e ‘aggiungendosi’ alle giornate previste dall’ONU con il Forum Mondiale dell’Acqua che si tiene ogni tre anni, dal 1997, ed è organizzato dal Consiglio Mondiale per l’Acqua (World Water Council), sapendo che è uno spazio non occupato da altri eventi.
Un appuntamento che le Istituzioni locali e regionali sono sicuramente in grado di mettere in campo.
Stiamo lavorando perché possano partecipare all’evento, come già in parte è avvenuto nel passato, oltre al Ministero dell’Ambiente, alle Istituzioni regionali e locali, e all’UNESCO che già patrocinò la seconda edizione, associazioni e gruppi impegnati nel settore.
La partecipazione di Vandana Shiva, crediamo possa garantire una importanza e una visibilità particolari, come pure la presenza di Rumiz, (con le sue ‘incursioni’ nell’Italia dei fiumi), di Margherita Ciervo (autrice di Geopolitica dell’acqua), di Paolo Sorcinelli (autore di Storia sociale dell’acqua), di Pietro Laureano (con i suoi studi sui deserti) e ancora esperti e tecnici che saranno impegnati in dibattiti su vari temi: La potabilizzazione dell’acqua, La situazione dell’acqua in Italia, Cosa beviamo? L’acqua del rubinetto, Le acque minerali. Ci si può fidare?, L’acqua in agricoltura. Alcuni di questi esperti andranno nelle scuole medie e superiori del territorio (Porretta, Castel di Casio, Lizzano, Gaggio, Vergato, Sasso Marconi, Casalecchio, Bologna, Pistoia) a parlare con centinaia di studenti, continuando nell’impegno a informare e educare i bambini e i ragazzi circa le problematiche ambientali.
Ci sarà anche una rappresentazione teatrale, Ghiaccio bollente, con la presenza di due noti esponenti del mondo dell’arte e della scienza: Giobbe Covatta e Mario Tozzi.
È previsto anche uno spazio dedicato ai film e ai documentari sulla risorsa acqua, con una rassegna di alcune delle migliori opere internazionali sull’argomento e un Premio nazionale dedicato ai documentari sull’acqua.
La presenza di Vandana Shiva può permettere di attirare varie presenze e permettere di focalizzare l’interesse su diversi argomenti che vorremmo porre al centro dell’attenzione di esperti, addetti e cittadini e così approfondire la riflessione sull’emergenza acqua nel mondo, con tutte le implicazioni sociali e politiche che il fenomeno procura nella comunità internazionale, che è poi una questione di democrazia, come la stessa Shiva ripete.
Un altro argomento che può essere tema di un Convegno nazionale, necessariamente diretto e organizzato dalla Regione Emilia e Romagna, è quello dello spreco dell’acqua nel nostro paese, attraverso un confronto fra i vari esponenti delle Regioni italiane, un importante esame sulla situazione attuale, che può essere anche un momento di elaborazione per soluzioni normative adeguate, ciò anche confrontandosi con le posizioni di gruppi e associazioni che hanno sostenuto la tesi dell’acqua come bene comune.
Ovvio che la convocazione di una Conferenza nazionale sull’acqua potrebbe riuscire solo con l’impegno, la coordinazione, la direzione dell’Assessore emiliano all’Ambiente, la dott. Paola Gazzolo.
Crediamo che questa iniziativa potrebbe collocare l’Emilia Romagna in una posizione centrale rispetto al dibattito in corso sui temi ambientali.
Da ultimo vogliamo sottolineare l’impegno del Comune Alto Reno Terme sul fronte della risoluzione pratica dei problemi relativi alla mancanza d’acqua nel continente africano, attraverso la creazione di un pozzo in un piccolo centro del Burundi, sostenendo l’impegno di una Associazione che opera da anni in quel paese e mettendo a disposizione di migliaia di persone la risorsa acqua.