© foto Giorgio Barbato
DESCRIZIONE
Se si guarda dall’alto il centro di Porretta, ben visibile dal Monte della Croce che sovrasta il Paese o semplicemente dalla Chiesa parrocchiale, si può notare come esso sia nato sui fiumi: dapprima sul Rio Maggiore che attraversa ancora oggi il centro di origine Tre-Quattrocentesca, poi sul Reno sul cui asse si svilupparono i Bagni della Porretta nell’Ottocento. Il Rio Maggiore caratterizza l’assetto urbanistico del centro antico: dalle piazze strette e lunghe alle strade allineate parallelamente al fiume. La Porretta Ottocentesca invece è caratterizzata da tre assi portanti: fiume Reno, strada e ferrovia porrettana.
Partendo dunque dalla piazza della stazione ferroviaria intitolata a Jean Louis Protche, progettista della ferrovia stessa, si attraversa il bel ponte in pietra sul fiume Reno e si arriva al monumento ai caduti, opera del 1922-23 dello scultore faentino Ercole Drei. Sulla destra la Porrettana prosegue col nome di viale Mazzini, la via dei negozi e del passeggio, all’inizio della quale si può visitare la Chiesa ottocentesca dell’Immacolata conosciuta anche come Chiesa “dei Frati”. Al suo interno uno dei più famosi presepi meccanici esistenti. Si prosegue poi sulla sinistra incontrando Piazza della Libertà. La piazza si presenta nella sua forma allungata che segue il corso del Rio Maggiore nella sua parte meridionale. Edifici notevoli sono il palazzo comunale e l’ex casa del fascio, costruiti nello stile del ventennio fascista, solenni e classici. Sull’ex casa del fascio c’è un fregio affrescato che corre sotto il cornicione e celebra i fasti del regime, eseguito dal pittore Arnaldo Gentilini.
Proprio sulla destra, una delle case più belle della piazza appartenne al padre di Guglielmo Marconi che nacque alle vicine Tre Croci di Capugnano. Dalla piazza si prosegue in salita verso le Terme Alte, dove si respira ancora l’aria degli antichi bagni termali. Svoltando poi a destra e proseguendo per via Ranuzzi raggiungiamo dalla parte dell’abside la Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Maddalena. Imponente ed elegante, offre un panorama davvero ampio e suggestivo di tutta Porretta.
A fianco della Chiesa sorge l’oratorio della confraternita del Santissimo Sacramento oggi detto San Rocco risalente alla metà del Settecento. Tornando a ritroso verso la stazione, ci incamminiamo lungo la Porrettana attraversando i Giardini Pubblici, la linea ferroviaria e incontrando sulla sinistra gli stabilimenti termali che sorgono in prossimità della sorgente Puzzola.
Poco oltre, attraversando il Reno troviamo il Santuario della Madonna del Ponte, costruito attorno al 1578 e usando come immagine quella della Madonna incisa su una pietra risalente alla metà del Duecento. Il Santuario possiede al suo interno il Sacrario del Cestista e ad oggi la Madonna del Ponte è la protettrice di tutti i cestisti.