A cura de I Ragazzi del Limentra
© foto Lorenzo Gori
DESCRIZIONE
La Riserva Statale Biogenetica dell’Acquerino si trova nel cuore dell’Appennino Tosco-Emiliano e si sviluppa su 243 ettari compresi tra gli 880 e i 1318 metri sul livello del mare. Essa include radure e prati, costantemente brucati dalla fauna locale, oltre a splendide faggete e abetaie. Al rimboschimento di queste aree, un tempo quasi completamente prive di alberi, bisogna dare merito al Corpo Forestale dello Stato, il quale fin dagli anni ’30 del Novecento ha curato questo territorio piantando, tra le molte specie, anche abeti Douglas, un affascinante tipo di abete simile al nostro per il quale oggi la foresta costituisce un importante bosco da seme.
Oltre all’ambiente naturale queste zone erano considerate come un punto di collegamento fondamentale tra la pianura toscana e quella padana. A questo proposito vi consigliamo di percorrere il sentiero CFS1 che corrisponde alla mulattiera usata dai pellegrini fin dall’alto medioevo che affianca il torrente Limentra, il quale, col suo scroscio, rende questo luogo ancora più fiabesco. Lungo il percorso possiamo trovare i resti di un antico mulino, due antichi sciacqui ma soprattutto i resti di un insediamento alto medioevale denominato Glozano. Esso è risalente al X o XI secolo e oggi ne troviamo soltanto i ruderi di una chiesa, di cui distinguiamo distintamente l’abside, e di qualche altro piccolo edificio.
La foresta dell’Acquerino è una zona molto frequentata, specialmente in estate in quanto è un luogo di refrigerio nelle giornate più afose. Vi sono molti percorsi trekking ben segnalati e percorribili anche in bicicletta, molti dei quali partono dalla Località Ponte dei Rigoli o dalla ex caserma forestale. Ma la magia della riserva si riscopre nelle fredde giornate invernali quando, coperta da una coltre di neve, regala emozioni e paesaggi unici a chi preferisce le ciaspole piuttosto che gli scarponi.
Essendo una riserva statale la fauna è qui ricchissima e queste zone rappresentano un paradiso per gli amanti della fotografia nonché uno dei pochi luoghi incontaminati e privi di qualsiasi attività antropica a soli 30 minuti dalla città.
Nella riserva è presente un Centro di Educazione Ambientale al quale vi consigliamo di affidarvi per le escursioni guidate, e il Rifugio “Il Faggione delle Valli” che rappresenta un ottimo punto per rifocillarsi durante un’escursione.