Un trekking spettacolare al Corno alle Scale alla scoperta delle cascate del Dardagna

© Gabriele Obino

 

DESCRIZIONE


  • Difficoltà: E = Facile/Medio
  • Tempi di percorrenza (escluse le soste): Facile: circa 1,5ore  Medio: circa 3,5 ore
  • Punti di interesse: Santuario, Cascate, Laghetto del Cavone0
  • Flora: Acero, Faggio, Elleboro
  • Fauna: Rana, Salamandra pezzata, Capriolo

 

Il sentiero che porta alle cascate del Dardagna (“sentiero delle sette cascate”) si può suddividere in due “tronchi”. Il primo (santuario di Madonna dell’Acero – ultima cascata) è facile e adatto a tutti, il secondo (ultima cascata – Cavone) è di media difficoltà.

Per iniziare il trekking è necessario arrivare in auto o con i mezzi pubblici a Madonna dell’Acero, dove potrete visitare il santuario e ammirare l’acero secolare dove la leggenda narra che sia apparsa la Madonna.

Da qui, esattamente alle spalle dell’edificio, parte il sentiero CAI 331, un comodo e largo percorso che vi porterà ad ammirare la potenza della cascata. Questa prima parte è adatta a tutti, bambini e anziani compresi, non presenta difficoltà particolari o dislivelli importanti. Nelle fresche acque del torrente Dardagna vivono animali come la rana temporaria e la salamandra pezzata; quest’ultima rappresenta un indicatore biologico: vive solo nell’acqua più pulita.

A questo punto potete decidere se tornare indietro per lo stesso percorso o continuare a salire verso il Corno alle Scale. Per proseguire il sentiero risalendo il corso delle cascate del Dardagna dovete prendere il sentiero CAI 333, che si arrampica nel bosco di faggi, costeggiando il corso d’acqua. Il sentiero presenta punti ripidi, anche se addolciti da scale e corrimano.

Lo spettacolo offerto dalle cascate è davvero unico: il Dardagna compie sette sbalzi, e il sentiero li costeggia tutti. Per arrivare fino al Cavone all’incrocio dopo l’ultima cascata (decisamente più piccola rispetto alle prime incontrate) dovrete girare bruscamente a sinistra per il sentiero CAI 337.

Quest’ultimo tratto vi porterà nei pressi del laghetto del Cavone. Da qui dovrete scendere per la strada provinciale asfaltata fino a Madonna dell’Acero.

 


CONSIGLI UTILI

Come per tutti i sentieri del territorio di Alto Reno Terme è consigliabile munirsi di scarponi o pedule da escursionismo, pantaloni lunghi, giacca per il vento e la pioggia, borraccia piena d’acqua e viveri. Portare appresso anche una cartina dei sentieri, la bussola, il GPS o lo smartphone con precaricate le tracce dei sentieri, scaricabili dal sito www.caiporretta.it.

Per la tua sicurezza utilizza l’app GeoResQ : il servizio è gestito dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) e promosso dal Club Alpino Italiano (CAI).